trustpilot Fantastic service
Great service with regard to both information…
logomysorgente

02  4948  5291

  • What is AURORA

    Aurora is a next-generation noninvasive prenatal test. AURORA is safe, reliable, quick
    and early

  • Safe

    Thanks to an easy maternal blood drawn, you avoid miscarriage risks associated to invasive methods such as amniocentesis or chorionic villus sampling

  • Reliable

    Sensitivity higher than 99,9% for detecting the trisomy 21, responsible for the Down syndrome

  • Early and quick

    icona svegliaThe early detection of chromosome abnormalities is foundamental:
    you can undergo AURORA from the 10th week of pregnancy

    icona documentoThe test is quick: results are available in 5-7 working days. AURORA has the lower percentage of null test of the market: 0,1%

  • Mother's serenity in three simple steps

    icotelefona

    BOOK THE TEST

    icoesami

    MAKE A PERIPHERAL BLOOD DRAW

    icoginecologo

    READ RESULTS

  • eng slide mobile01
  • eng 2 151126 banner Aurora mobile 01
  • eng 151126 banner Aurora mobile 02
  • eng 151126 banner Aurora mobile 03
  • eng slide mobile05
Eng cover cartoon
Eng cover venturetti

Latest news from the world of genetics


Identificato nuovo marker per la sindrome di Hutchinson-Gilford

La sindrome di Hutchinson-Gilford o progeria è una malattia genetica fatale che provoca l’invecchiamento precoce. Un team guidato dalla dottoressa Leslie B. Gordon ha identificato una proteina marker che potrebbe aiutare a scegliere i trattamenti migliori.

La progeria colpisce circa 1 bambino ogni 8 milioni. Chi ne soffre sembra sano alla nascita, ma mostra problemi nello sviluppo entro il primo anno di età. In uno studio precedente, il team della dottoressa Gordon aveva testato gli effetti della proteina lonafarnib, usata di solito contro il cancro. Usata per 2 anni aveva aiutato i pazienti a guadagnare peso, ridotto il rischio di attacco cardiaco e i mal di testa tipici della malattia.

Nonostante i buoni risultati dello studio, persisteva un problema. Mancavano biomarcatori che indicassero l’efficacia del trattamento ed eventuali problematiche prima che si manifestassero. Per questo motivo, i ricercatori hanno cercato una proteina marker per la Hutchinson-Gilford. In questo modo sarebbe stato più facile misurare i progressi dei pazienti e capire se c’erano cambiamenti da fare.

I ricercatori sono partiti dai campioni di sangue di 24 pazienti tra i 3 e i 12 anni. Al tempo dello studio rappresentavano circa il 10% dei soggetti affetti dalla malattia. I campioni sono stati presi prima e dopo il trattamento con lonafarnib e confrontati con quelli di alcuni bambini sani. Gli scienziati hanno usato uno strumento chiamato RBM HumanMAP per misurare i livelli di circa 90 proteine.

I risultati hanno mostrato profonde diverse tra bambini sani e malati in più del 40% delle proteine. Tutte queste potrebbero essere possibili biomarker per la malattia, da usare per studi e trattamenti. Un grande passo in avanti nella lotta contro questa malattia ancora fatale, che potrebbe aiutare anche nella lotta contro malattie più comuni.

Fonte: springer.com

Link social

Link social