trustpilot Fantastic service
Great service with regard to both information…
logomysorgente

02  4948  5291

  • What is AURORA

    Aurora is a next-generation noninvasive prenatal test. AURORA is safe, reliable, quick
    and early

  • Safe

    Thanks to an easy maternal blood drawn, you avoid miscarriage risks associated to invasive methods such as amniocentesis or chorionic villus sampling

  • Reliable

    Sensitivity higher than 99,9% for detecting the trisomy 21, responsible for the Down syndrome

  • Early and quick

    icona svegliaThe early detection of chromosome abnormalities is foundamental:
    you can undergo AURORA from the 10th week of pregnancy

    icona documentoThe test is quick: results are available in 5-7 working days. AURORA has the lower percentage of null test of the market: 0,1%

  • Mother's serenity in three simple steps

    icotelefona

    BOOK THE TEST

    icoesami

    MAKE A PERIPHERAL BLOOD DRAW

    icoginecologo

    READ RESULTS

  • eng slide mobile01
  • eng 2 151126 banner Aurora mobile 01
  • eng 151126 banner Aurora mobile 02
  • eng 151126 banner Aurora mobile 03
  • eng slide mobile05
Eng cover cartoon
Eng cover venturetti

Latest news from the world of genetics


Eseguito il primo tentativo di editing genetico in vivo

In futuro sarà possibile correggere un errore genetico direttamente nell’organismo? Forse sì. Gli scienziati dell’Ospedale Benioff di Oakland hanno applicato la terapia genica su un uomo affetto dalla malattia di Hunter. Se tutto andrà bene, il corpo incorporerà la versione corretta del gene difettoso, con quindi una regressione della malattia.

Nella terapia genica standard, si usano virus inoffensivi per sostituire geni malati con le loro versioni corrette. Di solito gli scienziati applicano la procedura su una coltura di cellule del paziente, da reimpiantare in un secondo momento. In questo caso, invece, hanno usato l’editing genetico direttamente nell’organismo del paziente.

Gli scienziati hanno operato un uomo affetto da una malattia chiamata mucopolissacaridosi di tipo 2, o malattia di Hunter. Chi ne soffre accumula zuccheri negli organelli delle cellule, il tutto a causa di un carenza cronica dell’enzima Ids. Alla lunga gli accumuli di zucchero provocano problemi di vista, udito, cuore. Ad oggi l’unico trattamento disponibile sono infusioni settimanali dell’enzima, che però la terapia genica potrebbe render superflue.

Le fasi 1 e 2 della sperimentazione hanno lo scopo di verificare la sicurezza del trattamento. Solo a questo punto si passerà alla fase 3, che servirà a verificarne l’efficacia. A questo scopo, i ricercatori hanno già reclutato altri 9 pazienti affetti dalla malattia che si sottoporranno all’operazione a breve. Inoltre, sperimentazioni simili sono in corso anche per emofilia di tipo B e mucopolissaridosi di tipo 1, o sindrome di Hurler-Scheie. Il criterio usato è sempre lo stesso.

Fonte: ansa.it

Link social

Link social