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Individuato nuovo processo biologico per la malattia di Batten

Un team del Baylor College of Medicine ha individuato un nuovo processo biologico alla base della malattia di Batten. Lo scopo della ricerca era comprendere il funzionamento dei lisosomi coinvolti e individuare una possibile leva per le terapie.

La malattia è associata a un difetto nella proteina CLN8 localizzato però nel reticolo endoplasmatico. Ciononostante, la Batten rientra tra le cosiddette malattie da accumulo lisosomiale. Di conseguenza, i ricercatori immaginava già che la mutazione si dovesse trovare in una proteina comunque localizzata nei lisosomi. Lo studio ha chiarito parte del meccanismo.

I ricercatori hanno analizzato 4 proteine che aiutano gli enzimi lisosomiali a uscire dal reticolo endoplasmatico. Tra queste c’era anche CLN8, l’unica che interagiva con due terzi degli enzimi testati. Di conseguenza, gli scienziati si sono concentrati su di essa e sono passati all’analisi nei modelli animali.

Le cavie con una versione difettosa di CLN8 avevano meno enzimi nei lisosomi. Infatti, la proteina è necessaria per permettere agli enzimi appena formati di uscire e fare il loro lavoro. CLN8 funge in pratica da cargo trasportatore, che seleziona e trasferisce nel complesso di Golgi gli enzimi appena sintetizzati. Qui vengono modificati e quindi inviati ai lisosomi. In coloro che soffrono della malattia di Batten il processo non funziona.

Quando la proteina non funziona a dovere, l’enzima lisosomiale non riesce ad attraversare il reticolo endoplasmatico. Di conseguenza si verifica un deficit all’interno dei lisosomi, che porta allo sviluppo della malattia. Rimane da verificare se CLN8 lavora insieme ad altre proteine, come risponde alla degradazione cellulare e come riconosce gli enzimi da trasportare. Inoltre, sarà essenziale capire come correggere il processo con una terapia farmacologica.

Fonte: raredr.com

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