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In Giappone 1 bambino su 20 nasce grazie alla IVF

Nel 2015, 1 neonato giapponese su 20 è nato grazie alla fecondazione in vitro. Lo rivela un questionario promosso dalla Japan Society of Obstetrics and Gynecology. L’analisi rivela una crescita costante ed esplosiva di questa tecnica nel paese. Un trend destinato a proseguire in questa direzione, secondo gli esperti.

In Giappone sempre più coppie si affidano alla IVF per avere figli. Secondo i dati raccolti, nel solo 2015 sono stati erogati 424.151 cicli di fecondazione in vitro. Questi si sono tradotti in 51.000 nascite, il numero più alto di sempre per il paese.

Parte della colpa è dell’età media degli aspiranti genitori, anch’essa in crescita insieme ai trattamenti per la fertilità. Il 40% delle donne che nel 2015 si sono rivolte ai centri per la fertilità aveva 40 anni o oltre. Di queste solo il 9% circa è riuscita a concepire e a partorire un bambino sano.

I numeri della IVF sono molto più positivi man mano che l’età si abbassa. Il 21,5% delle donne intorno ai 30 ha avuto successo. Bastano pochi anni per far scendere le percentuali: il 18,4% circa delle aspiranti mamme intorno ai 35 anni ha avuto un bambino. Parliamo quindi di uno stacco di circa 3 punti percentuale.

Secondo gli autori del questionario, è necessario che il Giappone espanda la sua offerta di trattamenti dell’infertilità. Si tratterebbe di un bisogno fondamentale per un paese che sta vivendo un crollo demografico drammatico.

Fonte: news.abs-cbn.com