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Aurora magazine

La marijuana in gravidanza aumenta il rischio di parto prematuro

Fumare marijuana in gravidanza triplica il rischio di parto prematuro e di peso ridotto del bambino alla nascita. Lo rivela uno studio del Lawson Health Research Institute, della Western University e dell'Università di Brescia. L'erba si unisce quindi alle altre due sostanze da evitare in gravidanza per eccellenza, la nicotina e l'alcool.

Tutte le future mamme sanno quanto sia pericoloso fumare e bere alcolici in gravidanza. Ciononostante, alcune donne usano la marijuana per alleviare disagi come le nausee mattutine. Secondo lo studio, questa abitudine è una delle principali cause di sottopeso alla nascita. Gli altri fattori di rischio sono l'ipertensione cronica e le anfetamine.

Lo studio analizza i bambini nati sottopeso e/o pretermine in Canada, tra febbraio 2009 e febbraio 2014. I piccoli pesavano meno di 2,5 kg e/o erano nati prima delle 37 settimane di gestazione. Il 15,6% delle madri avevano fumato in gravidanza, causando il 6,4% delle nascite sottopeso e il 9,7% dei parti prematuri. I dati sono comparabili a quelli riportati dal Canadian Institute for Health Information tra il 2010 e il 2011. L'Istituto riportava che il 6,6% dei neonati canadesi era nato sottopeso e l'8,1% era nato in anticipo.

Lo studio canadese attribuisce alla marijuana un grave impatto sulla salute del bambino, maggiore rispetto al contesto socioeconomico. Ciononostante, esiste uno studio giamaicano che riporta esattamente il contrario. Secondo questi ricercatori, la marijuana in gravidanza è innocua per il feto e migliorerebbe le sue future capacità relazionali. Gli autori dello studio canadese ritengono però che lo studio giamaicano non dia sufficiente peso ai fattori che potrebbero contrastare l'effetto della marijuana.

Gli effetti della marijuana sul feto sono ancora poco chiari e saranno necessari ulteriori studi. È perciò bene che le donne in gravidanza prestino attenzione all'uso di certe sostanze. È inoltre sempre consigliabile seguire un percorso di screening prenatale, che metta in luce eventuali problemi.

Fonte: medicaldaily.com